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Più eque e più giuste. Arrivano le uova che rispettano gli animali, i lavoratori e l'ambiente

 

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“Chi è il padrone?! La marca del consumatore"

 

Quali dovrebbero essere le condizioni per produrre uova “buone, sane e giuste”? Oltre 2000 consumatori, in maniera trasparente e collettiva, ne hanno stabilito i requisiti: di origine 100% italiana, nate da galline allevate all’aperto con metodi di agricoltura biologica, salvaguardando il pulcino maschio, al giusto prezzo per gli allevatori.

 

Sono esattamente queste le caratteristiche delle “Uova dei Consumatori”, terza referenza a entrare nel paniere italiano del movimento “Chi è il padrone?! La marca del consumatore”.

 

Nato in Francia nel 2016 e oggi presente in dieci Paesi e tre continenti, il movimento “Chi è il padrone?! La marca del consumatore” punta a restituire centralità ai consumatori, portandoli a riacquistare un ruolo attivo all’interno della filiera agroalimentare.
“Da un lato c’è la volontà di promuovere il settore agroalimentare locale, assicurando ad agricoltori e allevatori un prezzo d’acquisto equo; dall’altro il desiderio dei consumatori di emanciparsi dai modelli di business imposti e di partecipare ai cambiamenti della società – passando dall’essere semplici consumatori ad attori del cambiamento – per permettere a tutti di rendere le azioni di acquisto coerenti con le proprie convinzioni e garantire che rispettino le caratteristiche sociali, etiche e ambientali, sia in termini di qualità e sicurezza del cibo sia del costo più corretto da attribuire a ciò che mettono nel carrello”, sottolinea Enzo Di Rosa, fondatore del movimento in Italia.

 

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Sono 2.235 i consum’Attori che hanno contribuito a dare vita alle “Uova dei Consumatori” attraverso la partecipazione al questionario che ha portato alla definizione delle caratteristiche del prodotto e del prezzo, ricavato sommando il corrispondente costo di ogni scelta effettuata.
Tra le risposte fornite, cruciale l’origine italiana delle uova, indicata dal 88,1% dei partecipanti. L’87,3% considera di massima importanza la tutela dei diritti dei lavoratori e una remunerazione equa agli allevatori. Rispetto alla scelta del sistema di allevamento delle galline, il 43,13% dei consumatori predilige il metodo biologico e il 35,08% l’allevamento da agricoltura sostenibile a bassa densità animale.
Per il 76,51% dei consumatori coinvolti la salvaguardia del pulcino maschio è fondamentale.

 

Ma perché i pulcini maschi vengono uccisi alla nascita? I maschi nati dalle galline ovaiole non sono adatti al mercato della produzione di carne, in quanto non presentano le caratteristiche tipiche dei polli allevati a questo scopo. Il loro ritmo di crescita non è veloce come quello dei polli broiler, selezionati geneticamente per sviluppare massa muscolare nel petto nel tempo record di appena 45 giorni, contro mediamente 120 giorni di un galletto allevato secondo i ritmi della natura. La loro salvaguardia viene garantita attraverso la tecnologia dell'in-ovo-sexing, in grado di stabilire il sesso dell’embrione all'interno dell'uovo, evitando così la nascita dei pulcini maschi e la loro sistematica uccisione, e il sessaggio dei pulcini maschi per essere allevati all’aperto, liberi di crescere e vivere senza forzature dei loro ritmi di sviluppo.

 

Di grande rilievo anche il fine vita della gallina, la cui tutela è di interesse estremo per il 75,03% dei partecipanti. Solitamente infatti la sorte che attende questi animali è spietata: le galline dopo il primo anno e mezzo di vita hanno un calo fisiologico nella deposizione di uova, sono meno produttive e vengono dunque portate al macello. Una gallina in natura può vivere fino a otto anni, mentre in un allevamento non raggiunge nemmeno i due. Destinando 2 centesimi a confezione al fondo per la tutela del fine vita dell'animale, i consumatori permetteranno così alle galline di continuare a vivere e produrre uova anche oltre la soglia del primo anno e mezzo.

 

Nel nostro futuro più prossimo, il benessere animale dovrà diventare la chiave di volta per contenere e ridurre l'impatto ambientale

 

 

(in video: Enzo Di Rosa, Founder)

 

L'organizzazione Compassion in World Farming – CIWF, impegnata a livello internazionale per il miglioramento delle condizioni di vita degli animali da reddito, ha voluto assegnare a “Chi è il padrone?! La marca del consumatore” l’importante Premio Good Egg 2022, per l'attenzione alla qualità di vita e al benessere negli allevamenti interessati.


Bianca Furlotti, del Settore Alimentare di Compassion in World Farming, ha commentato: “È estremamente motivante vedere come, per assicurare un migliore benessere delle galline ovaiole, La marca del consumatore non si sia fermato all’esclusione di gabbie e sistemi combinati, ma, rispondendo alle richieste dei consumatori, abbia scelto di andare oltre, optando per metodi di allevamento ancora più rispettosi, che garantiscono agli animali più possibilità di esprimere i propri comportamenti naturali, più spazio a disposizione e accesso all’aperto.”

 

Giusto ed equo anche il prezzo finale consigliato, pari a 3,19 euro per la confezione di 6 uova, così suddivisi: 1,26 euro ripartiti tra confezione, logistica e distribuzione; 1,45 euro all’allevatore (+25% rispetto al prezzo medio di mercato); 0,16 centesimi di euro all’Associazione “Chi è il padrone?! La marca del consumatore”; 0,29 centesimi di Iva. I consumatori hanno inoltre scelto di destinare 0,01 centesimi di euro per confezione a persone in condizioni di fragilità economica e 0,02 centesimi per il fondo per la tutela del fine vita delle galline.

 

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Le specifiche delle caratteristiche definite dall’azione collettiva dei consumatori hanno guidato “Chi è il padrone?! La marca del consumatore” nella selezione dell'Azienda Agricola La Mesera, a Valmozzola, in provincia di Parma, nel verde dell’Appenino Tosco-Emiliano a 539 metri di altezza, a cui è stata affidata la produzione delle uova.

 

L’azienda, certificata ICEA, da oltre 20 anni è fortemente impegnata sui fronti della sostenibilità in tutte le sue accezioni - ambientale, sociale ed economica - e condivide con il Movimento i suoi principi fondanti, come sottolinea il titolare Luca Motta: “Siamo felici di essere parte di questo progetto perché guidato dagli stessi principi che da sempre orientano l’operato di La Masera. Condividiamo con “Chi è il padrone?! La marca del consumatore” l’obiettivo comune di promuovere scelte di acquisto sempre più responsabili, che riconoscono il giusto valore ai prodotti e al lavoro di chi ha contribuito a realizzarli.”

Il 82,73% dei consumatori ha scelto una confezione in carta riciclata e biodegradabile certificata FSC OK COMPOST, la prima climaticamente CO2 NEUTRAL.

 

 

Per l’allevamento delle galline e il confezionamento delle uova viene utilizzata esclusivamente energia solare prodotta da impianto fotovoltaico

 

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In foto: Enzo Di Rosa, Founder Chi è il padrone?! La marca del consumatore,  Luca Motta, titolare Soc. Agr. La Masera e Marta Casella - CSR Manager Carrefour

 

Un occhio al futuro. “Chi è il padrone?! La marca del consumatore” sta già lavorando al questionario per un nuovo prodotto: dopo la pasta, la passata di pomodoro e le uova, la prossima referenza proposta sarà “L’olio di oliva extravergine dei Consumatori”.
Nel tempo il paniere continuerà ad arricchirsi con altre referenze, come farina e latte, secondo un ordine di realizzazione deciso dai consumatori stessi, consapevoli così del reale e profondo valore del cibo che ogni giorno mettiamo in tavola.

 

 

Alla co-creazione del prodotto hanno già partecipato oltre 1500 consumatori, ma c’è ancora tempo per partecipare al questionario e scegliere così caratteristiche e prezzo dell'olio di oliva

 

 

“C’est qui le patron?! La Marque du Consommateur” nasce nel 2016 in Francia su iniziativa di Nicolas Chabanne durante la “crisi del latte”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di riconoscere agli allevatori il giusto prezzo d’acquisto. Un’iniziativa che in poco tempo ha coinvolto 10mila soci consumatori, che hanno avuto la possibilità di entrare “dentro al prodotto” per scoprire le voci di costo che compongono il prezzo, le fasi che conducono alla sua realizzazione e le eventuali problematiche ad esse associate, riappropriandosi così di un ruolo attivo all’interno della filiera agroalimentare.

 

Nasce così “Le lait des consommateurs”, creato nell’ottica di supportare il lavoro dei produttori di latte. In soli 6 anni dal suo debutto, ne sono stati venduti 300 milioni di litri e oggi, in Francia, il paniere de “La marca del consumatore” conta ben 30 referenze, con un volume di affari che ammonta a 350 milioni di euro, in grado di sostenere 3.500 famiglie di produttori e allevatori; sono oltre 16 milioni i consumatori (fonte Nielsen Francia) in oltre 12 mila punti vendita della GDO e, a partire da settembre 2020, in 70 mila punti vendita della ristorazione collettiva, in mense, scuole, ristoranti, autogrill e in 5.000 case di riposo.

 

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Enzo Di Rosa

 

Il percorso che conduce alla nascita di un prodotto del paniere è sempre lo stesso: collaborando a stretto contatto con i vari attori della filiera – dagli agricoltori e allevatori alle aziende di trasformazione, fino ai distributori – “Chi è il padrone?! La marca del consumatore” identifica le diverse componenti del prodotto e attribuisce il giusto valore ad ogni opzione. I consumatori coinvolti sono invitati a “costruire” il prodotto ideale, valutando gli elementi per loro importanti, ma tenendo anche presente il relativo costo e confrontandolo con la propria propensione di spesa.

 

 

Un modo per favorire la diffusione di scelte di acquisto consapevoli, informate e responsabili, fondamentali per ridare valore al cibo, suddividendo in maniera equa il guadagno lungo la filiera

 

 

Da consumatori a Consum’Attori. Tutti possono partecipare liberamente alla creazione delle referenze a marchio “Chi è il padrone?! La marca del consumatore”, rispondendo di volta in volta ai questionari resi pubblici sul sito del movimento. Chi lo desidera, inoltre, con un contributo simbolico di 2 euro può entrare a far parte del movimento come socio e diventare un vero e proprio Consum’Attore , facendosi così portavoce dell'associazione e interagendo in maniera diretta con agricoltori, allevatori e aziende come garanti del rispetto dei protocolli e dei disciplinari di produzione : “Come già succede in Francia, i soci partecipano agli incontri per la selezione dei partner e alle visite ispettive presso le loro sedi”, spiega Di Rosa.

 

Le uova sono in vendita negli Ipermercati Carrefour di tutta Italia e il resto della gamma di prodotti buoni e responsabili a marchio “Chi è il padrone?! La marca del consumatore” anche nei Market ed Express Carrefour