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Sfera: la nuova frontiera del Bio

Sfera 1 Produzione di basilico con tecnica idroponica

 

Questa è la storia di Sfera, la storia di un' impresa agricola diventata caso di successo nell’agritech mondiale e premiata come migliore startup agrifood a StartupItalia 2018.

Sorta nel 2016 a Gavorrano (GR), nel cuore della Maremma, Sfera vede la luce da un’idea dell’imprenditore Luigi Galimberti, un passato nell'edilizia, un occhio al futuro dell'agricoltura : realizzare il primo impianto di produzione di ortaggi completamente sostenibile, attraverso la costruzione di una serra idroponica altamente tecnologica ed efficiente.

 

Sfera 2 Luigi Galimberti e la passata di pomodoro

 

Alla base del progetto - finanziato da un gruppo di investitori privati tra i quali Oltre Venture, il primo fondo di impact investing italiano - c’è un concetto innovativo di orticoltura, più sostenibile, integrata con l'ambiente circostante, consapevole della necessità di imparare a produrre meglio con meno, di poter sostenere i cambiamenti climatici, geopolitici e sociali in atto e di poter garantire alle generazioni presenti e future il diritto al cibo.


«Sono un sostenitore dell’innovazione incrementale nell’agritech: non è facile innovare con il trattore e l’aratro. Occorre innestare nell’agricoltura le migliori tecniche di management», afferma Galimberti. “Tutti siamo ben consapevoli che tra 50 anni avremo un enorme problema da fronteggiare, quello delle risorse idriche. Non solo, i prospetti di crescita della popolazione mondiale ci consentono di essere consapevoli che le tecniche di coltivazione standard non potranno produrre alimenti per tutti”.

 

La sempre più crescente e drammatica scarsità d'acqua e l'impegno a lavorare per il basilare diritto al cibo sono dunque i fattori alla base dello sviluppo del progetto Sfera.

 

Sfera 3 La serra vista dallalto

 

Ma cosa si intende quando si parla di “coltivazione idroponica”?

Si tratta di una delle tecniche di coltivazione fuori suolo, in ambiente praticamente asettico, che consente un risparmio di acqua fino al 90% rispetto ai metodi di coltivazione tradizionali, la totale eliminazione dei diserbi e la notevole riduzione dei trattamenti antifungini e antiparassitari.

 

La tecnica vede la sostituzione del comune terreno con un substrato inerte alternativo - che può essere composto da argilla espansa, perlite, fibra di cocco, lana di roccia o zeolite - reperibile in qualsiasi area del mondo. In questo modo, terreno e fattori climatici non rappresentano più un vincolo per la produzione di vegetali. La coltura idroponica può essere effettuata in tutte le stagioni dell’anno, rispondendo così al problema della carenza di risorse, specialmente nelle zone più disagiate del Sud del mondo.

 

Sfera 4 coltivazione idroponica sfera

 

Sfera è in grado di ricreare le condizioni climatiche ideali per la crescita di vegetali e può sopportare lunghi periodi al di sotto dello zero termico e ingenti carichi dovuti a nevicate.


Il recupero delle acque meteoriche e il ciclo di coltivazione chiuso permettono alla particolare serra di accumulare riserva idrica nel periodo invernale per poi impiegarla nei periodi siccitosi. Attraverso bacini di raccoglimento delle acque piovane, compresa ogni goccia di condensa o quella in esubero delle irrigazioni, Sfera impiega il 90% di acqua in meno rispetto alle coltivazioni su suolo, a parità di chilogrammi prodotti.


Ad un miglior utilizzo delle risorse si associa anche un approccio più responsabile all’intero processo produttivo: Sfera utilizza esclusivamente mezzi di lotta biologica, come insetti utili e molecole di origine naturale, eliminando il ricorso a varietà che, a fronte di un ampio corredo di resistenze, penalizzano fortemente le qualità organolettiche dei prodotti.

 

Inoltre il progetto mira a recuperare quelle varietà di ortaggi che rischiano di scomparire a causa di scelte dettate dalla logica produttiva, perché poco resistenti alle avversità climatiche e ai tempi dettati dalla logistica della grande distribuzione.

 

Sfera 5 Ad oggi Sfera ha dato lavoro a 165 persone

 

Ad oggi Sfera ha dato lavoro a 165 persone, diventando così l’azienda più grande della provincia di Grosseto, nonché la serra più tecnologica e grande d’Italia, presente sul mercato dalla scorsa primavera.

 

La richiesta di orticole prodotte secondo tecnica idroponica è però in grande ascesa, quindi Sfera ha già pronto il progetto per la seconda serra che sorgerà su suolo senese e quello per una terza nel Lazio, da realizzare entro la metà del 2019.

 

Attualmente i prodotti di Sfera si possono trovare nei punti vendita Coop, Conad e Simply di Toscana, Lazio e Sardegna. Ma il team di Sfera sta lavorando per raggiungere la tavola di quanti più italiani possibile.

 

Per garantire a tutti cibo sano e sostenibile. Cibo “buono” in tutti i sensi.

 

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