“Dove cresce il futuro”: Fondazione Perugia investe in cultura, innovazione e comunità
Fonte foto Fondazione Perugia

“Dove cresce il futuro”: Fondazione Perugia investe in cultura, innovazione e comunità

Fondazione Perugia ha presentato il Documento Programmatico Triennale (o “DPT”) 2026-2028 che definisce Assi strategici e Obiettivi generali per la propria azione, a partire da un’analisi delle principali criticità del territorio: strategie, settori prioritari, ambiti progettuali e strumenti erogativi per accompagnare l’attività della Fondazione. L’evento di presentazione si è svolto lo scorso 22 novembre all’Auditorium San Francesco al Prato, uno spazio gremito che ha accolto istituzioni, rappresentanti del territorio e numerosi partecipanti.


 
“Dove cresce il futuro” è il titolo scelto per accompagnare questo piano triennale. Un titolo che nasce dalla volontà di guardare avanti, di immaginare e costruire insieme il futuro del territorio.

 

È da questa domanda — perché parlare di futuro, e perché farlo ora? — che prende forma il nuovo Documento, pensato per guidare l’azione di Fondazione Perugia nei prossimi tre anni con un impegno economico stabile: circa 10 milioni di euro all’anno destinati a progetti, comunità e nuove opportunità. Il DPT è il risultato di un percorso di ascolto ampio e partecipato, che ha coinvolto istituzioni, cittadini, scuole, università, terzo settore e mondo della formazione. Ogni tre anni la Fondazione rinnova la propria visione per rispondere con responsabilità e lucidità alle trasformazioni sociali, economiche e culturali in atto.
 
Nello specifico, il percorso di redazione e approvazione del DPT - in capo al Comitato di Indirizzo - si è avvalso, per la terza volta, dell’Evaluation Lab di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, specializzato nella pianificazione strategica e la valutazione dell’impatto sociale e in attività di attività di advisory capacity building rivolte a Imprese, Fondi ed Enti del Terzo Settore. Il lavoro è stato realizzato nel corso di circa cinque mesi utilizzando un approccio partecipativo, analitico e strategico articolato in tre fasi: studio e ricerca; ascolto, confronto e restituzione dei risultati; individuazione delle priorità strategiche da parte degli organi della Fondazione.
 
L’analisi condotta dall’Evaluation Lab della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore restituisce una fotografia composta da luci e ombre: accanto a segnali positivi come il calo dei NEET e la solidità della preparazione scolastica, emerge un dato critico, ovvero che oltre la metà degli studenti immagina il proprio futuro fuori dalla provincia, soprattutto a causa delle scarse prospettive lavorative.

È da qui che nasce la volontà di investire con continuità in istruzione, ricerca, innovazione e nuove opportunità professionali, con l’obiettivo di trattenere talenti e rafforzare la competitività del territorio.
 
Il Documento individua tre assi strategici di intervento: cultura e patrimonio come leve di crescita, comunità inclusive e innovative, e ricerca e sanità con particolare attenzione alla prevenzione e ai servizi territoriali. Una visione di lungo periodo che vede la Fondazione nel ruolo di catalizzatore di competenze, collaborazioni e progettualità.
 
"Viviamo un tempo di trasformazioni profonde, che ci chiede di ascoltare meglio, di costruire nuove alleanze e di mettere la persona al centro", ha ricordato Alcide Casini, Presidente di Fondazione Perugia. "La nostra sfida non è solo intervenire dove c’è bisogno, ma contribuire a cambiare i contesti, rimuovere le cause delle disuguaglianze e aprire nuove opportunità".

 

Documento Programmatico Triennale (o “DPT”) 2026-2028

 

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