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Hubilita: lo spazio da qui al futuro

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Un coworking ispirato ai migliori modelli europei, che mette a disposizione desk, uffici, sale riunioni, area eventi, zone relax e spazi informali; ma anche un coworking caffè ad impatto sociale che vuole candidarsi ad essere un salotto culturale dove incontrarsi, organizzare riunioni, partecipare ad eventi, mostre, presentazioni, concerti o semplicemente fermarsi, lavorare, leggere, studiare o fare due chiacchiere. Il tutto gestito da una nuova impresa sociale.


Spiega Francesco Ciarrocchi (Tangram Società Cooperativa Sociale):
"Hubilita è un central business che vuole dare risposte concrete alle esigenze di giovani professionisti che vedono nella contaminazione di idee un potenziale di crescita professionale." Il tutto allo scopo di generare cultura, relazioni, apertura alla comunità territoriale, ma anche opportunità lavorative e autoimprenditorialità.

 

Questo è e sarà Hubilita, un progetto che si ispira alla sharing economy e quindi all’economia collaborativa, che si propone di ripensare il modello di lavoro non solo come dimensione economica della propria vita, ma anche come dimensione sociale, creativa e a misura di persona.

Lo spazio verrà creato nel centro di Porto d’Ascoli, nei pressi della stazione ferroviaria, a 500 metri dalla facoltà dell’Economia dell’Università Politecnica delle Marche.

 

hubilita team


Il progetto, ideato dalla Tangram Società Cooperativa Sociale e realizzato insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, mette al centro i giovani del territorio, offrendo non solo opportunità lavorative a disoccupati, inoccupati e a soggetti svantaggiati, ma sostenendo contestualmente l’autoimprenditorialità e lo sviluppo delle tante idee innovative di cui i nostri giovani sono portatori.


Per garantire l’ottima riuscita dell’iniziativa sono stati coinvolti diversi partner del territorio: Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino, il Dipartimento di Management dell’Università Politecnica delle Marche, la Cooperativa Sociale Onlus Eos di San Benedetto del Tronto, l’associazione I Girasoli di Acquaviva Picena e Slow Food di San Benedetto del Tronto e Valdaso.


Hanno contribuito in maniera attiva anche l’associazione Staisinergico, che guida il coworking in provincia di Lecce e Aiccon, e il centro di ricerca sull’economia sociale dell’Università di Bologna, che si dedicherà alla valutazione e alla misurazione d’impatto.

 

Parte quindi a maggio 2018 il percorso di “scouting” rivolto a 60 giovani under 35 con doti organizzative e interesse nei confronti del mondo dell’innovazione e imprenditoria sociale.

 

hubilita step


La procedura per poter partecipare è molto semplice: si compila il form con i propri dati e si sceglie in quale città si vuole frequentare il primo laboratorio sull’impresa sociale.


A giugno 2018 verranno scelti 3 team imprenditoriali che potranno inserirsi nello spazio con una lunga serie di servizi gratuiti per lo sviluppo del proprio progetto.

A settembre 2018 saranno coinvolti invece 10 freelance, giovani professionisti che, mediante un bando di concorso, potranno godere dei vantaggi esclusivi del progetto.

L’apertura di Hubilita avverrà attorno a novembre 2018.

 

Il progetto ha un’alta valenza innovativa per il territorio perché intende generare, accanto al valore economico, anche valore sociale rintracciabile in tre aspetti principali: la possibilità per i 3 giovani disoccupati di entrare nel team di Hubilita, l’inserimento lavorativo di ulteriori 2 giovani in situazione di svantaggio e la creazione di reti che fungeranno da moltiplicatori delle opportunità lavorative e da catalizzatori della comunità.

 


Hubilita intende produrre un cambiamento, iniziando innanzitutto dalla diffusione nel territorio di un diverso approccio alle modalità lavorative ed alle relazioni sociali.

 

L'obiettivo è lo sviluppo di nuove possibilità di lavoro non più legate alle forme tradizionali ma strutturate per obiettivi e progetti, flessibili ed aperte all’apporto di idee provenienti da differenti figure e professionalità.
Il progetto contribuirà a creare reti sociali all’interno delle quali generare innovazione in risposta ai bisogni sociali.