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Un Paese a Scuola: quando la comunità si fa “educante”

 FOTO INTRO

 

Educare è un processo complesso che coinvolge non solo la scuola: costruire un comune terreno di valori è la vera scommessa per una collettività che sia realmente formante

 

“Siamo un gruppo unito dalla passione per il proprio paese. Piccolo, ma straripante di idee!”


Così si descrivono i membri della Pro Loco di Fognano, una frazione della provincia di Pistoia, nel comune di Montale. E difficilmente potremmo dargli torto.
Grandi sforzi, passione, volontà, valorizzazione delle proprie risorse: è proprio grazie a tutti questi elementi che i piccoli borghi possono sopravvivere e contrastare lo spopolamento, fenomeno che negli ultimi anni colpisce molti di questi luoghi.


Ma è proprio di fronte alle difficoltà che il “genio” prende il sopravvento, trasformando una situazione negativa in un ulteriore punto di forza.



volontari proloco fognano

 

Facciamo un salto indietro nel tempo, al 2014. La Scuola Primaria “Atto Vannucci” di Fognano non ha iscritti necessari per la creazione di una classe prima, che viene di conseguenza trasferita nel plesso di Montale. Da anni le scuole dei due comuni soffrono infatti di una lenta ma inesorabile diminuzione delle presenze, inducendo le autorità competenti ad accorparle.

 

L’ associazione si mobilita dunque attraverso una petizione contro la chiusura del plesso di Fognano, impegnandosi nella presentazione di una personale proposta didattica, dotata di un forte valore aggiunto in termini di innovazione sociale e contenuti, capace di attirare le iscrizioni dai territori limitrofi.

 

Fognano

 

Nasce così, in via sperimentale per l’anno scolastico 2016/17, il progetto “Un Paese a Scuola”: non un semplice “doposcuola” ma una proposta nuova, sia nei contenuti didattici – attraverso particolari e innovativi laboratori, dall’orto sinergico alla robotica, dalla produzione cinematografica fino alla poesia visiva - che nella metodologia. Il valore aggiunto dell'iniziativa risiede infatti nel coinvolgimento dell'intera comunità, grazie all’apporto dei numerosi volontari locali che mettono a disposizione le proprie competenze in favore dei bambini.

 

YOGA RISATA

 

A Fognano è dunque l'intero paese a farsi maestro, la collettività a rendersi comunità educante.

 

Il progetto è realizzato secondo il modello della “Scuola Aperta”: la scuola apre le porte a genitori e famigliari, enti, associazioni e soggetti del territorio, al fine di fornire supporto per lo svolgimento dei compiti, mettendo a disposizione spazi e saperi.


Le materie che più stanno a cuore agli ideatori del progetto riguardano la comprensione e il recupero del territorio e delle tradizioni, l’apprendimento di discipline artistiche e la formazione di un’attenta coscienza civica e partecipazione alla vita del paese.

 

CUCITO

 

Da Alessandro, il pittore-papà che porta avanti un laboratorio di disegno, a Carlotta, volontaria e scrittrice che, insieme ad una psicoterapeuta e attraverso la parola scritta, conduce i più piccoli a esplorare le meraviglie delle emozioni umane; da Stefania, insegnante di yoga della risata, a Maria, Anna e Ambra, nonne che prestano il proprio tempo e la propria preziosa esperienza in un laboratorio di moda “ecologica”, per dar modo ai giovanissimi di toccare con mano l'impatto dei rifiuti sull'ambiente e quanto sia utile, oltre che divertente, riciclare.

 

poesia mare fognano

 

L’iniziativa ha riscosso un ampio successo e i risultati sono tangibili: aumento delle iscrizioni provenienti anche dai comuni circostanti e coinvolgimento di tantissimi volontari. Con conseguenze reali e positive, che vanno dalla valorizzazione delle periferie, all'aiuto nella gestione di tempo e necessità dei genitori lavoratori, dal pieno utilizzo delle risorse professionali del territorio, fino agli stimoli forniti alle attività economiche ed artigianali locali.

 

CIAK

 

Il progetto, inserito nell’iniziativa nazionale Scuola Aperte del Ministero dell’Istruzione, è stato recentemente eletto come “buona pratica” e presentato in occasione di convegni e manifestazioni rivolti al mondo del volontariato, ai giovani, alle scuole e agli amministratori, come esempio di successo relativamente alla cura e alla gestione dei beni comuni.


La Pro Loco di Fognano ha dunque vinto la sua scommessa: il progetto ha dato modo di trasformare la scuola da plesso scolastico sull’orlo della chiusura a modello all’avanguardia da seguire anche in altre realtà, promuovendo così la cultura del volontariato tra le giovanissime generazioni, che vedono l'intera comunità partecipare alla cura e alla gestione del bene comune, efficace esempio di cittadinanza attiva e responsabile.

 

 

TRISTEZZA

 

Il sindaco Ferdinando Betti e il dirigente scolastico Mauro Guarducci hanno preso l’impegno a continuare l’esperienza avviata con successo.

«E’ un progetto con notevole valore formativo» ha detto l’assessore all’Istruzione Alessandro Galardini «perché ha dilatato il tempo di apprendimento e introdotto contenuti nuovi. E’ una formula replicabile anche in altre realtà scolastiche. Grande merito va alla Pro Loco che ci ha messo inventiva, creatività e tanta fatica».

 

Una storia a lieto fine, quella della scuola di Fognano, che anziché chiudere ha “aperto” a nuove esperienze.