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#WeareWalden, cercasi visionari per natura

 

wearewalden copertina

Photo by Toa Heftiba on Unsplash

 

Un luogo di condivisione e di incontro digitale e fisico dedicato ai valori della sostenibilità intesa come rispetto per l’uomo e per l’ambiente e per l’economia dei territori e una piattaforma community based costruita con il contributo di tutti i suoi membri. Questo lo spirito di #WeareWalden, la community sostenibile promossa da Rilegno, il Consorzio nazionale per la raccolta, recupero e riciclo degli imballaggi in legno.



Ispirata al libro di Henry David Thoreau, che alla metà dell’Ottocento decise di trascorrere due anni di vita solitaria nei boschi per cercare un rapporto intimo con la natura, la piattaforma offre ai membri della community la possibilità di pubblicare testi, connettersi e condividere contenuti attraverso i servizi di comunicazione messi a disposizione tramite il canale Telegram ufficiale, che costituisce il cuore della community.

 

WeareWalden

Una community che si rivolge in particolare ai giovani: studenti, professionisti, influencer e appassionati per condividere e raccogliere idee innovative e concrete sul mondo del legno e della sostenibilità.



All’inizio di ogni mese, su Telegram, verrà proposta una call to action tematica e i membri della community potranno partecipare con un contributo inerente al tema condiviso. I post più rilevanti andranno a comporre il grande archivio digitale della sostenibilità che sarà disponibile e consultabile su wearewalden.rilegno.org.

Vi saranno, inoltre, incontri, tavoli di lavoro, occasioni di aggregazione e di scambio di idee e proposte in cui i protagonisti saranno il legno e i suoi manufatti con il proprio ciclo vitale.



“In Rilegno crediamo sia importante fare le cose insieme e che dalle idee di ognuno nascano i progetti innovativi per il bene di tutti e con questo spirito nasce la nostra community”, dichiara Nicola Semeraro, Presidente di Rilegno. “La difesa della nostra casa comune, l’ambiente, richiede uno sforzo senza precedenti. Costruire e divulgare una cultura diffusa della sostenibilità”, aggiunge Semeraro, “è parte essenziale di questo sforzo. Perché ci sono cambiamenti che attengono alle politiche economiche, e altri che dipendono dalle abitudini quotidiane di tutti noi”.